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23 novembre 2004

ECON Hearing with the European Investment Bank
Avv. Alessandra Perrazzelli
The 2003 Annual Report of the EIB :
Contributing to the Lisbon Strategy
Brussels
Room ASP 1G3

Signora Presidente, Onorevoli, Signore e Signori,

-  E’ per Banca Intesa un onore poter intervenire a questa audizione di fronte alla nuova Commissione per gli Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo a testimonianza della proficua collaborazione che la nostra Banca intrattiene con la Banca Europea per gli Investimenti nel perseguimento dell’obiettivo comune di contribuire alla realizzazione dell’Agenda di Lisbona.

-  Banca Intesa è il più grande gruppo bancario italiano. In quanto banca per il Paese, Banca Intesa ha investito strategicamente, nell’ambito del piano di impresa 2003-2005, in settori di supporto alla piccola e media impresa che vuole innovare e fare ricerca ; e nel settore del capitale umano. Riteniamo che mediante tale focus strategico, condiviso e coadiuvato dalla Banca Europea per gli Investimenti, Banca Intesa possa contribuire a rilanciare la crescita economica e sociale del nostro Paese. Tale indirizzo è confermato e rafforzato nel nuovo piano d’impresa a cui stiamo lavorando, per il triennio 2005 - 2008.

-  In particolare, Banca Intesa oggi offre due nuovi prodotti, il primo, IntesaNova, a sostegno delle piccole e medie imprese nel campo della Ricerca e Sviluppo e dell’innovazione tecnologica ; il secondo IntesaBridge volto a migliorare la capacità di offerta di competenze e persone qualificate.

-  Il progetto a sostegno delle Piccole e Medie Imprese, IntesaNova, è attuato insieme alla Fondazione Politecnico, al Politecnico di Milano, al Politecnico di Torino e all’Università degli Studi di Trento.

-  Grazie alla collaborazione organica con questi grandi centri universitari italiani, Banca Intesa offre alle Piccole e Medie Imprese (con fatturato compreso tra 2.5 e 50 milioni di Euro) la possibilità di sottoporre i loro progetti di innovazione tecnologica alle università partner che li valutano sotto diversi profili : grado di innovazione, posizionamento competitivo, costi, tempi di realizzazione e capacità di implementazione da parte dell’impresa.

-  Se il vaglio del partner universitario è positivo, Banca Intesa finanzia i progetti così validati tramite una specifica linea di credito, senza garanzie reali e a condizioni favorevoli per l’impresa.

-  La consulenza offerta dalle Università permette così alle imprese di orientare i propri investimenti verso la frontiera tecnologica e valutare meglio il loro potenziale. Dall’altro lato la banca sarà in grado di valutare più correttamente il merito di credito di un’impresa, tenendo conto non solo degli aspetti meramente contabili ma anche e soprattutto del valore legato alle competenze ed al patrimonio tecnologico. Ciò in piena sintonia con quanto previsto da Basilea 2 e dalle norme europee sulla adeguatezza patrimoniale in fase di preparazione.

-  Le Università mettono a disposizione delle oltre 200.000 piccole e media imprese clienti di Banca Intesa ben 2.474 docenti, 745 laboratori e 48 dipartimenti attivi in tutti i settori industriali. Dal canto suo, Banca Intesa mette a disposizione delle imprese un miliardo di Euro.

-  Il progetto sarà finanziato dalla BEI nell’ambito di una più ampia operazione firmata da BEI e Banca Intesa per un ammontare di 400 milioni di Euro per sostenere le Piccole e Medie Imprese.

-  Il secondo settore in cui la Banca si è posizionata, con il lancio del progetto Intesa Bridge, è quello del prestito agli studenti.

-  Intesa Bridge è un prestito ponte che accompagna gli studenti dall’università al lavoro, riservato agli studenti delle Università partner del progetto (inizialmente i Politecnici di Milano, Torino, Ancona e Bari, poi estesa alle principali università italiane).

-  Fino ad oggi il credito agli studenti era rimasto una rarità in Italia rispetto al resto d’Europa. Banca Intesa ha deciso così di colmare questo gap che poneva l’Italia in ritardo rispetto ai partner europei.

-  Nel momento in cui è attivato il prestito, è aperto a nome dello studente un conto corrente a condizioni di favore che potrà essere utilizzato fino a 8.000 Euro l’anno. Lo studente avrà inoltre un anno di “moratoria” per trovare lavoro e poter così cominciare a restituire la somma in otto anni, in rate mensili costanti.

-  La BEI ancora una volta ci ha sostenuto in questo progetto con un prestito globale di 25 milioni di Euro che permette agli studenti di beneficiare di condizioni ancora più vantaggiose.

-  E’ forse la prima volta che la BEI finanzia prestiti agli studenti, intervenendo così a sostegno della risorsa la più immateriale ma fondamentale nella nuova economia della conoscenza : il “capitale umano”.

-  Questi progetti rappresentano il contributo di Banca Intesa alla strategia di Lisbona e ci auguriamo di poter continuare a collaborare con la BEI anche negli interventi che saranno giudicati necessari dall’Unione Europea per accelerare l’Agenda di Lisbona, come suggerito nel Rapporto Sapir e nell’ultimo Rapporto Kok.

Ho terminato, grazie.

Avv. Alessandra Perrazzelli
Head of International and European Affairs, Banca Intesa




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